Ciclo di incontri sugli artisti attivi a Livorno prima della rivoluzione della Macchia

Al via la nuova serie di conferenze “Prima della Macchia” al Museo Civico Giovanni Fattori dedicata a quattro artisti attivi a Livorno tra il XVIII e il XIX secolo, e tenuta da studiosi e storici dell’arte.

La città di Livorno è nota per una prolifica tradizione artistica, che sebbene ha raggiunto il suo acme con Giovanni Fattori prima, e successivamente con la generazione dei post-macchiaioli, vanta protagonisti di grande valore attivi anche prima della rivoluzione della Macchia.

Il primo appuntamento si terrà venerdì 22 novembre alle ore 16.30, condotto da Andrea Fusani con una conferenza dal titolo “Domenico Andrea Pelliccia e Pietro Leopoldo: dal lazzeretto di Livorno all’Accademia di Carrara“, incontro dedicato allo scultore carrarese, autore della statua del primo granduca della dinastia lorenese, oggi attigua alla Chiesa di San Jacopo in Acquaviva.

Seguirà giovedì 28 novembre la conferenza “Giuseppe Maria Terreni: “eminentissimo artefice” capostipite dei pittori livornesi“, tenuto da Fabrizio Dal Canto. L’appuntamento verterà sulla figura di Terreni, forse il primo tra i grandi artisti labronici, pittore che ha ottenuto prestigiose commissioni, e di cui ancora oggi si conservano alcune opere in città.

Giovedì 5 dicembre si terrà invece l’appuntamento con Paolo Bottari intitolato “Giuseppe Catani Chiti – Appunti sulla vita e sulle opere di un pittore di arte sacra“, dedicato a un artista purtroppo oggi poco noto, che a Livorno ha realizzato il sontuoso apparato decorativo della Cappella di Santa Teresa nel quartiere di Antignano.

Infine, il ciclo concluderà venerdì 13 dicembre con la conferenza “Enrico Pollastrini – opere e documenti” tenuta da Tatiana Garulli e Mattia Patti, e incentrata sul pittore romantico, autore di numerose opere nelle collezioni civiche, e dell’iconica tela Gli Esuli di Siena, primo dipinto attorno a cui si è formato il museo civico.

L’iniziativa a ingresso gratuito è organizzata dal Comune di Livorno con la collaborazione della cooperativa Agave, Itinera e CoopCulture.