Quattro appuntamenti all’insegna della clownerie, giocoleria, musica, magia e acrobatica
INGRESSO GRATUITO, prenotazione consigliata
Apertura ore 19.00 – inizio spettacoli ore 19.45 circa
Il Teatro Picnic torna anche quest’anno con quattro appuntamenti adatti a tutti, per gustarsi una serata all’aria aperta in compagnia, mangiando e godendosi gli spettacoli. In cartellone per questa terza edizione ci saranno artisti da tutta Italia, che alterneranno clownerie, giocoleria, musica, magia e acrobatica.
La prenotazione è gratuita, non obbligatoria ma consigliata, perché permette agli organizzatori, oltre a riservare i posti, di tenere aggiornate le persone prenotata su eventuali modifiche del programma, oltre che su eventuali variazioni dettate dalle condizioni meteo.
Due fratelli, eredi di secoli di gloriosa tradizione familiare circense, scappati (o cacciati?) dalle fatiche della vita del circo, tentano (da più di vent’anni) di proporre i propri numeri, nella speranza di venire prima o poi riabilitati. Forse, questa volta, ce la faranno.
Uno spettacolo muto di acrobazie clownesche. Un cabaret da strada immaginifico dove i numeri di acrobatica, giocoleria e pantomima sono eseguiti da due personaggi che viaggiano tra il clown e il film muto.
Lo potete riconoscere facilmente, anche da lontano: una bombetta rossa, il suono di un “Organetto di Barberia per Musica Meccanica”, il canto di una “Sega Musicale”, le note emesse dal “Tu-Basso” o da un ”Flauto da Naso” sono oggi segni inconfondibili della sua presenza.
Felice Pantone è un cantastorie del Terzo Millennio, capace di adattare un’antica arte all’attualità e di catturare l’attenzione di un pubblico di adulti e bambini con canzoni, storielle e filastrocche. Artista eclettico e originale, da non perdere e da consigliare.
Uno spettacolo circense dal sapore un po’ retrò in cui tecnica, illusione e comicità si fondono per dare vita a una divertente e rocambolesca esibizione tra circo e magia, fatta di serietà e follie, in cui il pubblico è sempre protagonista.
Un’entrata calorosa a suon di applausi, bambini che si improvvisano mirabolanti giocolieri, illusioni che fino all’ultimo non sapremo se riusciranno, monocicli, palline, clave… E poi via, verso il gran finale di fuoco! Con lo sgraziato intento di riprodurre un’atmosfera a cavallo tra i salotti della Londra vittoriana e le piste dei circhi girovaghi, diavolerie, sobrietà e follia si avvicendano dando vita allo spettacolo… ma la poesia, quella ce la mette tutta il pubblico.
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