Sabato 26 alle 21
Domenica 27 alle 17
Con la regia di Bruno Liborio, in scena lo stesso Liborio, Tina Iovine, Lisa Baggio, Davide Grossi. Alle luci Sabrina Battaglini, audio Fabrizio Corci, scenografia Bruno Liborio e Tina Iovine che ha curato anche i costumi.
Per prenotazioni – 0586210120
Prezzi – 12,00 € intero 7,00 € ridotto (ragazzi under 12 ed allievi della scuola di arti sceniche)
Prosegue la stagione teatrale al Vertigo di via del Pallone 2. Dopo il successo di Alieni Nati, testo originale ed innovativo, si passa al grande classico del teatro mondiale. Va in scena sabato 26 alle 21,00 e domenica 27 alle 17,00 il capolavoro di Edward Albee “Chi ha paura di Virginia Woolf?” una commedia amara che fu ispirazione per Mike Nichols regista americano che realizzo il film cult con lo stesso titolo che consacrò la coppia Liz Taylor e Richard Burton negli astri di Hollywood.
La pluripremiata Compagnia degli Evasi di Sarzana, ormai ospite fissa del Vertigo, grazie ai precedenti successi di “Influencer”, “Senza Hitler” e “La Locandiera”, torna con questo adattamento particolare: Tre atti, in origine, presentati questa volta senza soluzione di continuità come atto unico, in un unico nastro che si srotola senza sosta davanti agli occhi degli spettatori e li ipnotizza. Un titolo che gioca con l’assonanza tra la canzoncina per bambini “Chi ha paura del lupo cattivo” (in lingua inglese “Who’s afraid of the big bad wolf”) e l’omaggio dell’autore alla scrittrice Virginia Woolf, vera visionaria che ha creato un nuovo modo di narrare e un nuovo linguaggio, nonché combattente instancabile per l’emancipazione femminile. In una notte americana ricca di alcool gli scheletri negli armadi dei due protagonisti, nemmeno particolarmente nascosti, rischiano di far esplodere una situazione già logora da tempo. Lei, Martha, è la figlia del direttore di una importante università e il marito, George, è un insegnante di storia in quella stessa università e si ritrova a subire la violenta perfidia della consorte, senza però esserne mai completamente vittima, in un perverso gioco al massacro. In questa casa arriva in piena notte una coppia di giovani sposi, amici del padre di lei, Nick, giovane e rampante professore di biologia e la moglie, Honey, una donnina “né carne né pesce” come Martha ama definirla. I due padroni di casa passano una intera notte a lanciarsi frecciate al curaro, cercando di distruggersi emotivamente, e i due ospiti saranno allo stesso tempo coprotagonisti e spettatori di questa lotta che finisce per diventare una pièce nella pièce. Ma per Martha e George la noia è morte, e quindi va combattuta con l’invenzione, con la ferocia, senza esclusione di colpi, arrivando a sfiorare la sottile linea che separa la violenza psicologica dalla paura reale. Un finale ricco di emotività ci mostrerà l’altra faccia dei due padroni di casa, che nel profondo si amano e hanno probabilmente solo paura di vivere nella realtà.
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