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Lo storico festival “Teatri d’Autunno”, targato Centro Artistico il Grattacielo tocca quota 19. La 19esima edizione della rassegna sotto la direzione artistica di Eleonora Zacchi, andrà in scena dal 24 ottobre al 24 novembre con spettacoli, film, convegni, presentazioni di libri, mostre e molto altro.
Oltre al programma che potete consultare qua sotto la mostra “Una Pecora, un Pinocchio… e Qualche Pesce” di Pilato e i Workshop Teatro in Movimento di e con Gianni De Feo
MOSTRE
Dal 24 Ottobre al 24 Novembre
UNA PECORA, UN PINOCCHIO… E QUALCHE PESCE
Installazione a cura di Stefano Pilato
WORKSHOP
04-06-11-13 Novembre
21.00-23.00 – Workshop
TEATRO IN MOVIMENTO
di e con Gianni De Feo
Il gesto, la parola e l’espressione del corpo nello spazio scenico.
Music Set Jokey
Indie Pop Rock Disco
Inaugurazione ed incontro con l’attore Giorgio Colangeli
E QUINDI USIMMO A RIVEDER LE STELLE con Giorgio Colangeli. Musiche e Chitarra: Tommaso Cuneo. Produzione: Altra Scena
L’ultimo verso dell’inferno dà il titolo allo spettacolo. Giorgio Colangeli recita a memoria i primi 6 canti del Purgatorio accompagnato da brani musicali scelti, alcuni anche composti, ed eseguiti alla chitarra da Tommaso Cuneo. La sfida è dimostrare che: i versi di Dante si fanno capire da sé, senza la parafrasi, brutto ricordo di chiunque sia andato a scuola. La Commedia non è bella qua e là – criterio antologico -, ma è bella, anzi stupefacente, tutta. Dante, nei versi che ci ha lasciato, non appare come il genio incomprensibile e remoto, arcigno e pedante istitutore, talmente superato dai tempi da sembrare ridicolo. È un padre, una madre, un fratello. Non è per caso che sia l’unico nostro poeta che chiamiamo per nome, come un amico, un compagno di vita, spesso pieno di sdegno, ma anche sorridente, tenero, timido, impaurito, deluso, euforico, disorientato e sempre pieno di speranza nell’uomo.
di e con Chiara Claudi. Consulenza artistica: Paula Carrara, Laura Raimondi, Elena De Carolis. Musiche: Emiliano Begni, Antonio Torella, Laura Raimondi, Alex Filippi. Produzione: Voci Danzanti Art Company
Il racconto del viaggio interiore che ognuno di noi può intraprendere desiderando di assaporare un momento di serenità. Le protagoniste sono Voci, espresse attraverso le variazioni e le modulazioni dell’attrice. Le Voci della nostra mente e dei nostri pensieri, le Voci delle nostre emozioni, che trasformate in personaggi popolano il palcoscenico. Che cos’è la felicità? Cosa sono le emozioni? Quanto incidono nella nostra vita? Ecco alcune delle domande che ci spingono a voler essere più consapevoli del mondo che abbiamo dentro e dell’incredibile universo che è la nostra mente. Musica, leggende indiane, momenti di vita vissuti, folli dialoghi interiori, e canzoni, saranno gli strumenti usati dall’attrice per guidarci in questo viaggio verso la ricerca della felicità. La musica fa capolino tra momenti irriverenti, esilaranti e riflessivi, diventando lo snodo vitale delle emozioni nascoste nelle parole. Un monologo in concerto che cerca una connessione con il pubblico, una musica che abbraccia il silenzio, un’attrice che dopo un lungo e dorato percorso, si confronta con il personaggio più difficile da recitare: se stessi.
di Elio Petri (1976)
In collaborazione con: Lezioni di Cinema
di e con Massimiliano Loizzi. Produzione: Mercantidistorie. Distribuzione: Produzioni Timide
Come mai tutti parlano della fine del mondo seppure nessuno pare voglia parlarne per davvero? E perché l’emergenza ambientale è strettamente connessa alle migrazioni? Storie per la fine del mondo racconta la crisi della nostra società, la crisi di ogni comune essere umano che ha superato i 40 anni, la crisi del Mediterraneo e la crisi ambientale: una raccolta di fiabe per adulti dove si ride e si soffre ma soprattutto si soffre. Assuefatti all’idea che singolarmente non possiamo far nulla per cambiare o salvare il mondo, abbiamo dimenticato che sono proprio le scelte individuali a creare le scelte collettive. Il tour è anche un progetto in collaborazione e a sostegno di Mediterranea e PlasticFree.
Raccontato da Daniela Maccari con la partecipazione di David Haughton
Una speciale conversazione con il pubblico in cui Lindsay Kemp sarà raccontato da David Haughton e Daniela Maccari, i più stretti collaboratori di Lindsay, e da un fiume di video, foto e disegni originali di Lindsay oltre alla danza dal vivo di di Daniela Maccari in “The Flower”. “FOR YOU!” erano le parole che Lindsay usava più frequentemente, esortando anche tutti i suoi danzatori ed interpreti, a fare di ogni gesto, di ogni movimento un regalo per gli altri. David Haughton, braccio destro di Lindsay per quasi 50 anni e Daniela Maccari, sua prima ballerina, coreografa e strettissima collaboratrice nell’ultima decade della sua vita, racconteranno tra aneddoti, storia e sorrisi questo artista che, a partire dalla sua più famosa (e rivoluzionaria) creazione, “Flowers”, che sul finire degli anni ’60 gli ha aperto le strade del mondo, ha ispirato e influenzato il modo di fare teatro in moltissimi paesi, per più di sessanta anni.
Scritto, diretto, interpretato da Ilaria Drago. Assistente alla regia: Francesca Bini. Musiche originali: Stefano Scatozza. Disegno luci: Max Mugnai. Organizzazione: Sara Papini. Produzione: Fondazione Armunia
Circe, maga sapiente della metamorfosi, ella è testimone e mostra lo spaccato di una società che non fa che seminare odio, paura e violenza dimenticandosi di nutrire la Bellezza e ciò che di prezioso invece risiede nell’essere umano. Un mondo alla deriva, svuotato di senso. Attraverso continue mutazioni sceniche, con un linguaggio che spazia fra il grottesco e il poetico, la parodia, il canto, la danza sghemba e delicata, Circe racconta di sé e mostra la necessità di togliere i veli delle illusioni per tracciare nuovi sguardi senza fili spinati e geografie di incontri differenti. Circe non è quindi la maga cattiva del poema omerico che muta in porco ogni essere umano abbia la ventura di arrivare nell’isola di Eea e che solo la spada di Ulisse può piegare, ma è un sapiente femminile, liberato da stereotipi e cliché che risorge da ceneri di infinite narrazioni distorte. Un femminile che riesce a riunire tutte le donne senza più confini cucendo un filo rosso tra echi della Sardegna, i gesti delle donne iraniane, le madri di Plaza De Mayo, le bambine in fondo al mare…
di e con Silvia Garbuggino e Gaetano Ventriglia
Since I was eleven è una citazione da una canzone di Howe Gelb. Cos’è che ci portiamo dentro da quando abbiamo undici anni? Al centro ci sarà la vocazione, il vero amore. Tutto ciò che neanche se ti uccidono muore.
Parte Seconda (2022)
di Laura Citerella. Premiato come miglior film Cahèrs du Cinema 2024
19.30 – Talk
INCONTRO
con l’autore Paolo Vanacore
di Paolo Vanacore, con Eleonora Zacchi, Riccardo De Francesca, Gianni De Feo. Regia: Gianni De Feo. Musiche originali: Alessandro Panatteri. Coproduzione: Florian Metateatro, Centro Artistico il Grattacielo e Camera Musicale Romana
Miss Witch (dall’inglese” strega”) insegnante di recitazione del Power Theatre, uno dei teatri più importanti del mondo, l’imminente debutto al Power Theatre dello spettacolo Macbeth da parte del duo “Mark & Beth” una coppia di stravaganti attori inglesi di grande esperienza e l’idea di torturare e poi uccidere il vecchio proprietario e fondatore del Power Theatre sono gli ingredienti su cui si sviluppa la storia. La sete di potere avanza. Sullo sfondo della celebre opera di Shakespeare, il racconto si sviluppa su due piani, quello della realtà e quello della rappresentazione, piani che spesso andranno a sovrapporsi, a dialogare, a coincidere, in modo grottesco e surreale. Il testo è l’archetipo per eccellenza dell’ambizione sfrenata, della falsità e dell’ipocrisia che ruotano intorno al mondo. A pretesto viene preso il mondo dello spettacolo, un mondo in cui l’arte e il talento perdono sempre più il loro valore a discapito della fama, della gloria, della smania di apparire, più che di essere. “La vita non è che un’ombra che cammina, un povero attore che si pavoneggia e si agita su un palcoscenico per il tempo a lui assegnato, e poi nulla più s’ode: è un racconto narrato da un idiota, pieno di rumori e strepiti che non significano nulla “(Shakespeare)
Music Set Jockey
Indie Pop Rock Disco
La rappresentazione del potere
Replica dello spettacolo di Venerdì 22
di George Lucas (1973)
Rassegna Cinema a Colazione
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