Giovedì 18 maggio, ore 18.00
Livorno – Ex Cinema Aurora, viale I. Nievo, 28
Monologo teatrale di Massimo Volpi
dal libro PIZZABALLA TI ODIO
La storia di una figurina introvabile…e non solo
EDIZIONI ERASMO – 2013
Una figurina introvabile nella Livorno degli anni ’60, vista con gli occhi di un bambino; la figurina è di Giampiero Pizzaballa e l’album dove doveva essere attaccata con la colla è quello della collezione Panini del campionato di calcio del 1965.
Giovedì 18 maggio, alle 18, all’ex Cinema Aurora, viale Ippolito Nievo, 28, la storia della figurina, e non solo, sarà raccontata nel monologo teatrale Pizzaballa ti odio di e con Massimo Volpi, autore del libro omonimo pubblicato da Erasmo Libri.
Pizzaballa è stato un calciatore di serie A. Un portiere che ha calpestato i prati di tutta Italia e militato nell’Atalanta nella Roma e altre formazioni. E’ stato terzo portiere della nazionale italiana a Londra nei campionati mondiali del ’66 in Inghilterra.
Fino a qui niente di particolare. Il nome di Giampiero Pizzaballa è legato a una mancanza. Sì a una mancanza: nel 1965 la collezione di figurine Panini era una consuetudine per i bambini, che oltre a riempire pagine e pagine con i calciatori, avevano fatto di quei piccoli quadratini colorati un momento di importante socializzazione attraverso i giochi e gli scambi. Un bimbo di nome Massimo vive questo suo album con un grande amore, la colla è fatta in casa con la farina e l’acqua, e i doppioni vengono scambiati con gli amici. I giovani collezionisti ogni tanto trovano le figurine rare, ma l’introvabile è lui: Pizzaballa. Lui no non si trova e diventa così un’amabile ossessione presente nella vita del giovanissimo Massimo Volpi nella Livorno degli anni sessanta.
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