Alle ore 21:00
Con una performance leggere e toccante Gianna Coletti porta in scena la vita di Fortunata Speranza.
Una donna che ha perso il lavoro e che per ingannare il tempo e scambiare due chicchere inizia a frequentare il bar sotto casa. È una piccola fuga per evadere da una realtà frustrante.
Una mattina, mentre sta leggendo il giornale, si sente osservata: “giro le testa…non ti vedo una gallina che mi guarda? Giuro una gallina!”. Si rivede bambina. Si rivede bambina quando giocava con una gallinella bianca nella cascina dove viveva con la madre appena fuori Milano. Una gallinella come quella in bella mostra sulla slot machine del bar “La gallina dalle uova d’oro”. E così, quasi per caso, inizia a giocare. Inaspettatamente vince e da quel momento comincerà la sua vita segreta fatta di espedienti, anche piuttosto creativi, per trovare i soldi o per recuperare quelli che perde ma anche per fare in modo che né il marito né il figlio si accorgano di ciò che le sta accadendo.
Vive in solitudine ma spesso parla con la madre anche se non c’è più; il loro rapporto è ancora talmente vivo che gli “scambi d’opinione” sono sempre molto coloriti. Fortunata, a differenza di molte donne giocatrici che prediligono un solo gioco, spazia: dal bingo al lotto, dalle slot machine ai Gratta e Vinci. È convinta che in questo modo avrà più opportunità. E poi il gioco l’aiuta a non pensare e i problemi, quasi per incanto, svaniscono. Ogni tanto la realtà si fa sentire, Fortunata si rende conto della situazione in cui è precipitata e dalla quale non sa come uscire, ma dura solo un attimo poi tutto torna possibile. Gioca senza freni perché, secondo lei, la fortuna va incentivata. Una volta nella vita capita a tutti e quando toccherà a lei vuole essere pronta ad afferrarla.
SEGUE INCONTRO. “Il gioco d’azzardo femminile: una dipendenza nascosta”
Non perderti nessuna novità sugli eventi a Livorno e dintorni.