Apertura porte ore 22, inizio concerto 22:30; biglietti disponibili su TicketSms al costo di 10 euro più la prevendita. A seguire, per gli amanti della notte dj-set a cura di My Generation; biglietti acquistabili in cassa a 10 euro, prima consumazione inclusa.
A meno di un anno di distanza dall’ultima volta, i Vietnow tornano sul palco del teatrino di Villa Corridi, pronti a far tremare la collina di via del Vecchio Lazzeretto con la loro potente scaletta di grandi classici dei Rage Against The Machine. Si chiude così il 2024 per il The Cage, che quest’anno non prevede concerti per Natale, né per Capodanno, ma presenta al pubblico un nuovo, entusiasmante, programma per l’anno che verrà, dentro e fuori dal teatrino (tra gli artisti più attesi Meg, Offlaga Disco Pax, Andy Timmons, Diaframma, The Get Up Kids). Nel frattempo tutti gli amanti del leggendario gruppo statunitense di Tom Morello e Zach de la Rocha potranno salutare l’anno in corso con un concerto poderoso. Nati nel 2000 nello stesso giorno dello scioglimento dell’iconica band di Los Angeles, i Vietnow sono infatti qualcosa di più di una tribute band, per quanto ufficiale, visto che i musicisti che la compongono sono professionisti eccezionali, di lungo corso e di grande esperienza, tutti impegnati in progetti di ampio respiro e di rilevanza nazionale. Il gruppo è composto dal cantante Fabrizio Orso Marconi (ex Rayo Hormiga), dal bassista Daniele Catalucci (ex La Crus e Sinfonico Honolulu, adesso bassista dei Virginiana Miller), dal chitarrista Gabrio Baldacci (attivo con l’ensemble jazz Mr Rencore) e dal batterista Rolando Cappanera (Strana Officina, Tres e fino al 2015 batterista con Appino). Nonostante le loro strade artistiche siano diverse e abbiano portato a carriere anche molto distanti, i quattro non hanno mai abbandonato l’amore per l’energia rabbiosa ed esplosiva del sound dei RATM e da oltre vent’anni continuano a ritrovarsi per celebrarne sul palco tutto il vigore musicale e simbolico. I Vietnow, che già nel nome omaggiano l’invito alla resistenza e alla lotta contro l’oppressione, garantiscono un vero e proprio viaggio ad ogni apparizione sul palco e sono capaci di rapire il pubblico per scaraventarlo con forza dentro l’underground esplosivo degli anni ‘90.
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