IL PROGRAMMA
Nel cuore di Livorno, in uno degli angoli storici della città, il giardino dell’O.A.M.I. si trasforma per il secondo anno consecutivo in un luogo raccolto di incontro e di pensiero. Hortus Conclusus – Le serate nel giardino O.A.M.I., giunge infatti alla seconda edizione dopo il grande successo della prima, e si conferma molto più di una “semplice” rassegna culturale: piuttosto un invito a rallentare, ad ascoltare, a esplorare il mistero delle emozioni umane attraverso linguaggi diversi che si intrecciano e diventano comunicanti. «Hortus Conclusus è un luogo di resistenza e profondità in un tempo in cui il pensiero è spesso sacrificato alla velocità e all’efficienza – spiega il direttore scientifico della rassegna e dello stesso O.A.M.I., Pier Giorgio Curti – è un giardino in cui coltivare l’umano, anche simbolicamente. Livorno, con la sua storia e la sua sensibilità, è il luogo ideale per un progetto come questo: aperto, plurale, autentico».
Psicanalisi, arte, neuroscienze e musica si incontreranno al calar della sera per interrogare, con sguardo critico e appassionato, uno dei temi più universali e sfuggenti, quello dell’amore. Amore che può essere cura o ferita, amore che può farsi parola che salva o silenzio che lacera, amore fra spiritualità, desiderio, radice dell’umano. «L’amore è la continuazione naturale del discorso iniziato lo scorso anno – continua Curti – Dopo aver riflettuto sul confine, sull’identità e sul bisogno di cura, era inevitabile rivolgere lo sguardo a ciò che, più di ogni altra cosa, ci espone, ci mette in relazione e ci mette alla prova. Un tema antico quanto l’umanità, che oggi ha bisogno di essere ascoltato con orecchie nuove, fuori dai cliché, dentro la verità dell’esperienza. Speriamo che il pubblico non si aspetti risposte, ma buone domande – aggiunge – l’amore, infatti, se lo affrontiamo davvero, ci mette in crisi. Ma è proprio in quella crisi che può nascere qualcosa di nuovo e, in fondo, il nostro obiettivo è proprio quello di offrire occasioni per pensare, sentire, condividere. Per reimparare a parlare – e forse anche a vivere – l’amore».
Cinque serate, cinque voci autorevoli, cinque prospettive per attraversare insieme i chiaroscuri di ciò che ci rende vulnerabili e vivi. Perché la complessità dell’amore non si lascia catturare da una sola disciplina, serve una polifonia. Il tutto nella cornice suggestiva di un hortus conclusus, un giardino nascosto, spazio simbolico per eccellenza della contemplazione e della ricerca interiore.
Si comincia venerdì 20 giugno con Laura Pigozzi, psicoanalista e saggista, che entrerà nella dimensione degli amori tossici, esplorando la patologia delle relazioni simbiotiche e manipolatorie durante l’incontro dal titolo “Tra le ombre dell’amore: liberarsi dalle catene delle relazioni tossiche”.
Giovedì 26 giugno sarà la volta del jazzista Dimitri Grechi Espinoza, che attraverso “Il suono dell’amore per Dio: Oreb”, offrirà un’esperienza mistica e spirituale per riflettere sul linguaggio dell’amore sacro e trascendente.
Giovedì 3 luglio, lo psicoanalista Pier Giorgio Curti guiderà il pubblico attraverso le maglie dell’intreccio millenario tra eros e psiche con “Amore e psiche, un intreccio senza tempo”, raccontando il mito non come favola antica, ma come metafora viva della relazione amorosa.
Giovedì 10 luglio, il neuroscienziato Angelo Gemignani condurrà i presenti nei labirinti cerebrali dell’innamoramento con “Il cervello innamorato”, un viaggio tra scienza e sentimento.
A chiudere il ciclo, giovedì 17 luglio, Maria Pia Bobbioni, psicoanalista e saggista, con un intervento dedicato al potere trasformativo del linguaggio, “L’amore per la parola come àncora dell’umanizzazione”.
Tutti gli appuntamenti si terranno alle 21:30, presso il giardino O.A.M.I. di Borgo San Jacopo 134/A, Livorno.
L’ingresso è gratuito, con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione possibile; è gradita la prenotazione a livorno@oami.it, oppure allo 0586 813861 (dal lunedì al venerdì, ore 9.00–13.00).
Il progetto è promosso da O.A.M.I. con il contributo di Cesvot, Comune di Livorno, Itinera, Le Piantagioni del Caffè e Cassa di Risparmio di Volterra.
L’O.A.M.I. (Opera assistenza malati impediti) è attiva da decenni sul territorio livornese e offre sostegno alle persone svantaggiate e alle loro famiglie. I servizi offerti, sotto il cappello dell’Asl di Area Vasta, sono la Casa famiglia e il Centro diurno di socializzazione per adulti disabili psichici. È diretta dal dottor Pier Giorgio Curti.
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