All’interno degli ambienti dello storico gioiellino liberty del lungomare livornese, ricercatori ed esperti di rilievo nazionale e internazionale si confronteranno sulla MusicArTerapia, sui suoi contenuti, sulle sue strategie, sulle pratiche e sui metodi che possono essere sviluppati per valorizzare linguaggi diversi
Lezioni, workshop, laboratori e conferenze per una due giorni a due passi dal mare in cui esperti nazionali di settori e discipline diversi si incontreranno e incontreranno il pubblico per dialogare e confrontarsi su tutti gli aspetti della MusicArTerapia nell’ambito dell’approccio della Globalità dei Linguaggi (GdL). Il convegno Corpo in gioco, patrocinato dal Comune di Livorno e diretto dalla docente Stefania Guerra Lisi e dallo psicanalista Pier Giorgio Curti, è giunto quest’anno alla sua 27° edizione e, per l’occasione, arriva per la prima volta a Livorno portando con sé un bagaglio di conoscenze e competenze trasversali. L’idea è che l’integrazione interdisciplinare e interculturale offra indiscutibilmente maggiori risorse alla lotta per l’autodeterminazione e per i diritti delle persone sofferenti, soprattutto di quelle con gravi difficoltà, come le persone con disabilità.
All’interno degli ambienti dello storico gioiellino liberty del lungomare livornese, ricercatori ed esperti di rilievo nazionale e internazionale si confronteranno sulla MusicArTerapia, sui suoi contenuti, sulle sue strategie, sulle pratiche e sui metodi che possono essere sviluppati per valorizzare linguaggi diversi che, se integrati, possono diventare strumenti di connessione e trasformazione. Obiettivo del convegno è dimostrare, dando senso ai comportamenti insensati, che ciascun essere umano, anche con grave disabilità, va valorizzato come opera d’arte di vivere: «Vogliamo sottolineare l’importanza della relazione corporea negli ambiti pedagogico-terapeutici con tutti i linguaggi verbali e non verbali» spiega Stefania Guerra Lisi, che sulla necessità di un convegno come questo sottolinea come sia «urgente rivendicare la plurisensorialità, la necessità di comunicazione empatica, e la soggettività, contro l’omologazione tecnologica e virtuale». In un’epoca in cui la comunicazione è sempre più frammentata e digitalizzata, la Globalità dei linguaggi offre un approccio profondamente umano, che valorizza la diversità e l’autenticità dell’espressione individuale. Rendere visibile il valore essenziale di ogni persona nella sua unicità permette l’evoluzione dell’umanità nella direzione di una comunità sociale e umana, capace di garantire la continuità nelle cure affettive attraverso la realizzazione di un grembo sociale accogliente e valorizzante.
STEFANIA GUERRA LISI E LA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI – Stefania Guerra Lisi è una figura di spicco nel panorama educativo e artistico italiano, nota per aver sviluppato, negli anni ’70 e insieme al suo compagno Gino Stefani, un metodo innovativo chiamato Globalità dei Linguaggi (GdL). Questo approccio si propone di integrare e valorizzare tutte le forme di comunicazione e espressione umana, superando le barriere tra linguaggi verbali e non verbali, partendo dall’idea che ogni individuo possiede una pluralità di linguaggi che vanno oltre la parola. Il movimento, il suono, il gesto, il colore e la forma sono interconnessi e la loro integrazione può favorire una comunicazione più autentica e profonda, soprattutto in contesti educativi e terapeutici. In questo senso, la Globalità dei Linguaggi non è solo una metodologia educativa, ma una vera e propria filosofia che abbraccia l’arte, la pedagogia, la terapia e la spiritualità. In un mondo sempre più complesso e interconnesso, il suo approccio offre una via per riscoprire la bellezza e la profondità della comunicazione autentica, promuovendo inclusione, creatività e crescita personale. L’impegno di Stefania Guerra Lisi, in questi cinquant’anni di lavoro d’avanguardia su più fronti – anche qui a Livorno all’OAMI – è sempre andato nella direzione di garantire dignità e voce a qualsiasi persona, in qualsiasi stato psicofisico essa si trovi.
L’ingresso al convegno è libero ma è necessaria la prenotazione a livorno@oami.it oppure 0586/813861 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
IL PROGRAMMA DI VENERDÌ 28 MARZO (15:00-19:00)
MnemoCorpo e Empatia nelle cure pedagogico-terapeutiche
con Stefania Guerra Lisi, ideatrice e caposcuola della disciplina della Globalità dei linguaggi
Mio padre e Josephin Baker… J’ai deaux d’amour. L’arte di narrarsi nella canzone. Scrittura creativa come strumento di terapia nella MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi
con Fabio Pianigiani, compositore, MusicArTerapeuta GdL, docente Centro studi Bhaktivedanta
Video “Dalle stereotipie alla creatività nella GdL”
di Polo AIMAT (Associazione Italiana MusicArTerapeuti) Nord-Ovest
L’Arte in gioco, il Gioco dell’arte
con Rossana Buono, storica dell’arte Roma Tor Vergata
Impronte visibili su spiagge invisibili. Suggestioni di una scuola che tiene in gioco
con Alessandro Clavarino, provveditore dirigente Ufficio II Liguria, Ambito Territoriale Genova e
Savona, e Sara Delfino, MusicaArTerapeuta GdL
Edurre non indurre: l’Asino Mancino
con Paolo Vittoria, docente di Pedagogia generale e sociale, Università Federico II Napoli
Video “Dalle stereotipie alla creatività nella GdL”
di Polo AIMAT (Associazione Italiana MusicArTerapeuti) Nord-Est
Video “Dalle Arti all’Arte di Vivere”
con Stefania Guerra Lisi, ideatrice e caposcuola della disciplina della Globalità dei Linguaggi
IL PROGRAMMA DI SABATO 29 MARZO (09:30-13:00)
Introduzione
con Stefania Guerra Lisi, ideatrice e caposcuola della disciplina della Globalità dei Linguaggi
Corpo o Corpi nel postmoderno
con Pier Giorgio Curti, psicologo psicoterapeuta psicoanalista, direttore OAMI Livorno
Panorama internazionale della ricerca della MusicArTerapia nella GdL
con Francesco Spampinato, ricercatore ACCRA Università di Strasburgo
Fare spazio al Corpo
con Fabio Fornasari, architetto, direttore scientifico Museo Tolomeo Bologna
Break
Video “Dalle stereotipie alla creatività nella GdL”
di Polo AIMAT (Associazione Italiana MusicArTerapeuti) Toscano
Corpi altri e contesti inclusivi nella prospettiva della flessibilità pedagogica
con Fabio Bocci e Barbara De Angelis del Laboratorio di ricerca per lo sviluppo dell’inclusione scolastica e sociale, Dipartimento Scienze della formazione Università Roma Tre
Video “Dalle stereotipie alla creatività nella GdL”
di Polo AIMAT (Associazione Italiana MusicArTerapeuti) Lazio-Umbria
Dibattito
IL PROGRAMMA DI SABATO 29 MARZO (15:00-19:00)
GdL come risorsa per il teatro integrato e per la comunicazione
con Isabella De Paz, giornalista di “Arti e Scienze”
Il primo viaggio della percezione: la voce materna e l’esperienza uditiva
con Donatella Caramia, neuroscienziata, coordinatrice del Master di MAT nella GdL, Roma Tor Vergata
Psichiatria e Corpo mortificato
con Maria Rosaria D’Oronzo, psicologa e fondatrice del Centro di relazioni umane, Bologna
L’at-homo: un microscopico cumulo di memorie. Progetto Ri-fiutami
con Tyna Maria, MusicArTerapeuta GdL, esperta di voce e coralità emozionale
Video “Dalle stereotipie alla creatività nella GdL”
di Polo AIMAT (Associazione Italiana MusicArTerapeuti) Mediterraneo
Dibattito
TEMPO ARMONICO misure del tempo in Leonardo
con Nicola Cisternino, compositore, docente Accademia Belle Arti
Saluto finale “Gospel nella GDL”
con Tyna Maria, MusicArTerapeuta GdL, esperta di voce e coralità emozionale
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