Cinema a Colazione – Lo Sceicco Bianco
  • Dom 12 novembre 2023

Visit Livorno / Eventi / Cinema a Colazione – Lo Sceicco Bianco

Cinema a Colazione – Lo Sceicco Bianco

Cinema La Gran Guardia

Domenica 12 novembre 2023

Cinema a Colazione
è a cura del Centro Studi Commedia all’italiana, 50&Più Università di Livorno, FiPiLi Horror Festival, Circolo KInoglaz e  Erasmo Libri, con la compartecipazione del Comune di Livorno.

Orari: domenica mattina (9.15 colazione – 10.30 proiezione del film).

Biglietto d’ingresso: 8 euro, colazione compresa.

Info: cinemaacolazione@gmail.com – prevendita online: https://biglietti.cinemaacolazione.it

 

ACQUISTA QUI IL TUO BIGLIETTO

Ancora tanto pubblico, 165 spettatori, dopo i 141 del primo film proiettato, per il secondo appuntamento, domenica scorsa (La Notte dei morti viventi di Romero), con CINEMA A COLAZIONE Stagione 2, rassegna cinematografica a cura del Centro Studi Commedia all’italiana, 50&Più Università di Livorno, FiPiLi Horror Festival, Circolo KInoglaz e  Erasmo Libri, con la compartecipazione del Comune di Livorno.

E domenica 12 novembre, per Opere Prime, alle ore 10.30 (dopo la colazione delle ore 9.15) al Cinema La Gran Guardia sarà la volta del film LO SCEICCO BIANCO di Federico Fellini (Italia 1952 – 1h26m). Introdurrà il film Chiara Tognolotti , professoressa associata presso il dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, dove insegna Estetica del cinema e Storia del cinema italiano.

Il film è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna, nell’ambito del progetto Fellini 100, in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Due sposini in viaggio di nozze dalla provincia alla capitale romana. L’apparizione sull’altalena del bianco sceicco Alberto Sordi, divo divino solo sulla carta dei fotoromanzi.

E dunque le illusioni del mondo dello spettacolo. Le benevoli prostitute della capitale, tra cui la Cabiria di Giulietta Masina. C’è già tutto il mondo felliniano in questo primo film firmato unicamente dal regista riminese (Luci del varietà è codiretto con Lattuada). “Per la sceneggiatura mi rifeci ai racconti che avevo scritto per il ‘Marc’Aurelio’ in cui si riflettevano i miei pensieri sulla natura spietata delle storie d’amore, sull’amore giovanile che si confronta con la realtà dolceamara, sulla luna di miele che si irrancidisce, sulle delusioni dei primi tempi del matrimonio e sull’impossibilità di riuscire a conservare i romantici sogni iniziali” (Federico Fellini).

Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano. Considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema, è stato attivo per quarant’anni, dal 1950 al 1990, realizzando diciannove film in cui ha “ritratto” una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva sé stesso “un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo“. Ha lasciato opere ricche di satira e velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film – I vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, e Amarcord – sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo. I suoi film La strada, Le notti di Cabiria, e Amarcord hanno vinto l’Oscar al miglior film in lingua straniera. Candidato 12 volte al Premio Oscar, gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera. Ha vinto inoltre due volte il Festival di Mosca (1963 e 1987), la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.

Chiara Tognolotti professoressa associata presso il dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, dove insegna Estetica del cinema e Storia del cinema italiano. Studia il cinema francese del periodo muto e classico e il cinema italiano moderno in prospettiva storico-teorica e con un’attenzione particolare agli studi di genere. Tra gli ultimi lavori, le monografie La caduta della casa Usher (Jean Epstein, 1928); Fotogenie, superfici, metamorfosi (Mimesis 2020); De la photogénie du réel à la théorie d’un cinéma au déla du réel: l’archpel Jean Epstein (Kaplan 2020, con Laura Vichi), e le curatele di Cenerentola, Galatea e Pigmalione. Raccontare il divismo femminile nel cinema tra fiaba e mito (Edizioni ETS 2020) e di La bellezza delle cose. Il pensiero e la pratica del cinema di Louis Delluc (Edizioni ETS 2022). FA parte della rete di ricerca FAScinA – Forum delle studiose di cinema e audiovisivo.

Cinema a Colazione – Lo Sceicco Bianco
Visit Livorno

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

Non perderti nessuna novità sugli eventi a Livorno e dintorni.