Libri. “METÀ GIARDINO, METÀ GALERA” al Chioschino di Villa Fabbricotti
  • Lun 24 giugno 2024
Villa Fabbricotti

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Libri. “METÀ GIARDINO, METÀ GALERA” al Chioschino di Villa Fabbricotti

Lunedì 24 giugno, ore 18,30 Livorno – Chioschino di Villa Fabbricotti Presentazione del libro di

Alessia La Villa e Leandro Vanni “METÀ GIARDINO, METÀ GALERA.”

Le parole del carcere nella musica italiana

(ERIKSON, 2024)

Lunedì 24 giugno, secondo appuntamento del programma di presentazione libri e autori a cura della Biblioteca Vespucci Colombo in collaborazione con Erasmo Libri.

Alle ore 18,30, al Chioschino di Villa Fabbricotti, sarà presento il libro di Alessia La Villa e Leandro Vanni “METÀ GIARDINO, METÀ GALERA.” – Le parole del carcere nella musica italiana (Erikson, 2024). Introduce Stefania D’Echabur.

Appena pubblicato nella collana saggi dalla Casa Editrice Centro Studi Erickson “Metà giardino, metà galera. Le parole del carcere nella musica italiana” rappresenta un progetto semplice e ambizioso nello stesso tempo. Raccontare il carcere e i suoi protagonisti attraverso i brani musicali che dal secondo dopoguerra ad oggi gli artisti italiani hanno dedicato a questo tema spesso considerato scomodo. È un lungo viaggio quello offerto dagli autori del libro che vivono ogni giorno la realtà del carcere da angolature diverse: Alessia La Villa da educatrice, e Leandro Vanni da ispettore di Polizia Penitenziaria.

Seguendo il filo cronologico della Storia con la S maiuscola con i suoi giorni e i suoi accadimenti, gli autori hanno focalizzato la loro attenzione sulle parole che i cantautori italiani hanno scelto per raccontare le storie con la s minuscola che “sovraffollano” il carcere.

In questo viaggio avremo dunque modo di conoscere il Michè di De Andrè, suicida in carcere, l’ergastolano di Dalla, il giovane Cerutti Gino di Gaber, l’uomo uscito dal carcere di De Gregori, il signor giudice di Vecchioni, gli agenti di custodia che arrivavano “Dalle Capre” di Lolli, Hitler che finisce in galera con Piero Ciampi, il carcere del 1975, anno della Riforma dell’Ordinamento Penitenziario, raccontato nell’album di Gianni Siviero.

Entreremo nella cella di Curcio con Baccini, in quella oltre oceano di Silvia Baraldini con Guccini, nel carcere delle Mantellate e in quello di San Vittore con Ornella Vanoni.

Il testo, che arriva fino ai giorni nostri con Silvestri, Mannarino e molti altri autori, vuole ribaltare l’accostamento giardino/galera che potrebbe sembrare quasi un ossimoro evidenziano come anche la galera possa diventare “feconda” a patto che si sia in grado di concimarla (dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori) e non voltandosi mai dall’altra parte.

A differenza di molti testi, questo saggio presenta una “non conclusione” proprio a voler evidenziare l’impegno di tutti nello scrivere ogni giorno una pagina in più su un argomento rispetto al quale non si deve mai tacere perché come cantava Guccini: “Solo l’ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte”.

Alessia La Villa: Vive e lavora a Livorno. Da circa quindici anni si occupa di rieducazione all’interno delle carceri. Ha curato progetti legati alla genitorialità, all’affettività e alla diffusione della musica e del teatro in carcere. Autrice di racconti e articoli su carcere e musica questo è il suo primo saggio.

Leandro Vanni: Ispettore Superiore di Polizia Penitenziaria. Vive e lavora a Livorno. Cultore di storia contemporanea. E’ appassionato di arte e musica d’autore. Questo è il suo primo saggio.

INFO: Biblioteca Istituto Vespucci-Colombo, e-mail: biblioteca@vespucci.edu.it

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