Il Conservatorio Mascagni ospita la presentazione del libro “1944, i fascisti bruciano Bergiola” di Matteo Bogazzi

Nel quadro delle iniziative per l’80° anniversario della Liberazione, il Conservatorio Statale di Musica “Pietro Mascagni” di Livorno ospita la presentazione del libro “1944, i fascisti bruciano Bergiola” (Youcanprint, 2024) di Matteo Bogazzi, con la partecipazione dell’autore. L’incontro, curato dal docente di Pianoforte Jazz del Mascagni Andrea Pellegrini, si svolgerà lunedì 16 giugno alle ore 18.30 presso l’Auditorium “Cesare Chiti” del Conservatorio.

Il volume ripercorre una delle pagine più oscure e dimenticate della storia italiana: l’eccidio di Bergiola Foscalina (Carrara), avvenuto il 16 settembre 1944, quando 61 civili inermi – compresi bambini, donne e anziani – furono trucidati dai tedeschi nazisti e dai fascisti italiani, tra cui le camicie nere della Brigata “Mai Morti”. Un crimine feroce, scatenato dalla vendetta per l’uccisione di un soldato tedesco, e rimasto per decenni ai margini della memoria collettiva.

Con rigore documentale e sensibilità narrativa, Bogazzi dà voce ai sopravvissuti, rievocando i drammatici momenti dell’assedio, della delazione e del massacro. Il libro si fonda su testimonianze dirette e sugli atti del processo del 1950, ricostruendo in dettaglio i fatti e l’identità dei responsabili.

L’iniziativa si inserisce nel solco dell’impegno civile che il Conservatorio Mascagni porta avanti da tempo. Un impegno testimoniato da più iniziative: dalla partecipazione di tre suoi studenti, lo scorso mese di maggio, al Pellegrinaggio nei luoghi della memoria organizzato da ANED nei campi di sterminio nazisti, al Concerto di musiche concentrazionarie tenutosi in occasione del Giorno della Memoria 2025. In quella occasione, allievi e docenti del Conservatorio eseguirono musiche composte da artisti internati nei campi nazisti, accompagnate da letture biografiche e da un omaggio speciale alla livornese Frida Misul, cantante, resistente e testimone dell’orrore concentrazionario.

«Un Conservatorio – afferma Andrea Pellegrini – non è un luogo dove si fa politica nel senso comune del termine, ma è certamente un luogo dove si coltivano e si condividono valori: memoria, consapevolezza, spirito critico. La cultura, l’informazione, la verità sono strumenti antichi e potenti, oggi più che mai necessari per resistere all’indifferenza e all’oblio».

Matteo Bogazzi, attivista, ricercatore e scrittore carrarese, è autore di diversi volumi fra cui “Hacia la libertad? Breve guida alla libertà di pensiero e all’articolo 21” (2011); “Omaggio a Fabrizio De André” (2012); “Tre mesi di cattivi pensieri” (2012); “Omaggio a De André – volume II – Le Nuvole” (2015); “Cinquanta sfumature di oro bianco” (2019).

L’incontro rappresenta un’occasione preziosa per riflettere insieme, attraverso le parole, su un frammento di storia che ancora interpella il nostro presente.