Jazz Appreciation Month, jam session conclusiva e esposizione pittorica con “I colori del Jazz”
  • Mer 30 aprile 2025
Auditorium Cesare Chiti del Conservatorio “Pietro Mascagni”

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Jazz Appreciation Month, jam session conclusiva e esposizione pittorica con “I colori del Jazz”

A conclusione dell’International Jazz Day si svolgerà mercoledì 30 aprile, alle ore 20.30, nell’Auditorium Cesare Chiti del Conservatorio “Pietro Mascagni” Jam Session conclusiva della 12° edizione del Jazz Appreciation Month Livorno Aprile 2025

A conclusione dell’International Jazz Day si svolgerà mercoledì 30 aprile, alle ore 20.30, nell’Auditorium Cesare Chiti del Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno, via Galileo Galilei, 40, la Jam Session conclusiva della 12° edizione del Jazz Appreciation Month Livorno Aprile 2025.

Alla Jam parteciperanno gli allievi del Conservatorio e i musicisti: Piero Bittolo Bon, sax, Andrea Pellegrini, pianoforte, Francesco Petreni, batteria. Possibili interventi di altri musicisti. Farà da scenografia l’esposizione pittorica “I Colori del Jazz” di Claudio Calvetti. L’ingresso è libero.

Aprile Jazz 2025 è a cura del Comitato Unesco Jazz Day Livorno in collaborazione con il Conservatorio statale Pietro Mascagni, il Club per l’Unesco di Livorno, il Museo di storia naturale del Mediterraneo e Symphony. Con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per UNESCO. Il Comitato Unesco Jazz Day Livorno è stato fondato nel 2012. Presidente onorario: Gian Franco Reverberi; Andrea Pellegrini, musicista, Chiara Carboni, architetto, designer, Maurizio Mini, giornalista.

Piero Bittolo Bon Considerato tra i migliori nuovi talenti della scena italiana del jazz e della musica improvvisata, Piero Bittolo Bon è un polistrumentista fondamentalmente autodidatta. Nonostante il suo strumento d’elezione sia il sax alto, dal suono personalissimo ma nel quale si riconoscono le influenze di Eric Dolphy, Ornette, Tim Berne ed Henry Threadgill, si dedica anche al sax baritono, al clarinetto basso e contralto ed al flauto.

La sua intensa attività live lo porta ad esibirsi in alcuni tra i più importanti jazz club italiani ed esteri, tra i quali il Jazz Club di Ferrara, l’A-Trane ed il B-Flat di Berlino, il Neue Tonne a Dresda, il Velvet Lounge di Chicago ed in rassegne di respiro internazionale quali il Clusone Jazz Festival, Young Jazz, Ostinati, Englewood Jazz Festival, Cormons Jazz & Wine, Berlin Kollektiv Nights, San Servolo Jazz Meeting, Novara Jazz, Correggio Jazz e molte altre.

Andrea Pellegrini Discendente da una genealogia di musicisti (Pellegrini – Vianesi) guidato dal padre Gianfranco (jazzista attivo negli anni ’50 a Livorno) nel jazz e l’improvvisazione, Andrea Pellegrini ha iniziato a studiare pianoforte all’età di 5 anni. Ha studiato Percussioni presso l’Istituto Musicale Pietro Mascagni di Livorno con Giannino Ferrari e praticato chitarra, contrabbasso, basso elettrico, vibrafono, batteria, canto.

Il suo stile improvvisativo e compositivo “poliedrico e eclettico” (Musica Jazz), che attinge continuamente a spunti diversi senza disdegnare influenze verso la Third Stream e il rispetto che sostiene vada nutrito per ogni buona musica derivano dalle sue esperienze musicali, precoci e varie. Ha suonato e tenuto Master Class in tutta Italia, in Europa e in Australia, Stati Uniti e Canada in oltre 35 anni di attività professionale.

Francesco Petreni Batterista, polistrumentista e compositore, ha suonato con vari musicisti tra i quali Marc Johnson, Jonny Griffin, Palle Danielsson, Mal Waldron, Eddie Henderson, Michael Blake, Claudio Roditi, Guinga, Enrico Rava, Paolo Fresu,  Enrico Pieranunzi,Maurizio Giammarco, Rita Marcotulli ecc., partecipando a rassegne e festivals internazionali ed a concerti a Cuba ed in Brasile. E’ laureato in lettere moderne con indirizzo musicologico con tesi di laurea su Max Roach (pubblicazione S.I.S.M.A.), e nel 2008 ha conseguito la laurea di Biennio Superiore in Jazz con tesi dal titolo “L’improvvisazione nella Musica Brasiliana” (pubblicazione E.T.S.). Ha tenuto stages e seminari di batteria e percussioni in varie parti d’Italia, e in Irlanda, Germania, Croazia, Inghilterra, Turchia, Spagna, Georgia. Dal 2001 al 2008 è stato docente ai Seminari Internazionali di Siena Jazz e dal 2012 al 2017 alla Siena Jazz University. Dal 2010 è docente presso il conservatorio Mascagni di Livorno, dove attualmente ha la cattedra di Batteria Jazz.

I Colori del Jazz” di Claudio Calvetti comprende anche alcune opere di recentissima produzione, con soggetti legati alla musica e in particolare al Jazz.

Claudio Calvetti inizia a dipingere alla fine degli anni ’70, da autodidatta, per poi frequentare, dai primi anni ’80, in due riprese (Scali Rosciano e Villa Trossi) la Libera Accademia Trossi Uberti. Non si pone limiti nei soggetti da rappresentare, ne nello stile ne nelle tecniche, siano queste puramente grafiche, china, carboncino, sanguigne, pastelli o acquarelli, come pure tecniche d’incisione come acqueforti, ceremolli, acquetinte… o maggiormente pittoriche come acrilico o olio. I suoi soggetti preferiti sono legati alla musica e in particolare a quella di origine Afro-Americana. Per questo è da molti conosciuto come il pittore del Jazz. Ha partecipato a numerose esposizioni personali a Livorno e a livello nazionale. Da molti anni ha il piacere di far parte del programma del Comitato UNESCO Jazz day Livorno esponendo le proprie opere nelle ricorrenze annuali.

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