Il 28 aprile alle 18, al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, sala auditorium Giorgio Kutufà, Alessandro Orsini presenta “Casa Bianca Italia: La corruzione dell’informazione di uno stato satellite”, Paper First in collaborazione con Libreria Feltrinelli Livorno
Alessandro Orsini descrive la corruzione del sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale e spiega il suo funzionamento. Parlando di Ucraina e Palestina, dei bombardamenti tra Iran e Israele, della caduta di Assad in Siria, del rapporto Meloni-Trump, ma anche del Presidente della Repubblica, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, di “Porta a Porta”, “Report”, del Festival di Sanremo e di molti altri temi attualissimi come la santificazione di Zelensky e la mostrificazione di Putin, il libro analizza le regole e i trucchi di un sistema dell’informazione corrotto. Orsini mette a nudo il modo in cui i conduttori televisivi e radiofonici più famosi d’Italia, e i loro colleghi della grande stampa, disinformano i cittadini sulla politica internazionale per compiacere il potere politico. La società giornalistica italiana dichiara di essere libera di dire tutto quel che vuole. Orsini, richiamandosi al metodo del sospetto di Marx, Nietzsche e Freud, sospetta che non sia vero. Il capitolo finale ricostruisce la promessa della Nato a Gorbachev di non espandersi verso la
Russia. Questo libro è un viaggio dissacrante nell’informazione di uno Stato costretto a dare conto a una potenza straniera di tutto quel che dice. Con la sua prosa chiara e semplice, Orsini pone, ancora una volta, la teoria sociologica al servizio della libertà di critica e di espressione.
Alessandro Orsini è Professore associato di Sociologia generale e di Sociology of terrorism and Political Violence nel Dipartimento di Scienza politica della Luiss, dove ha fondato e diretto l’Osservatorio sulla sicurezza internazionale (2016-2022). È stato visiting scholar presso il Center for International Studies del Massachusetts Institute of Technology e poi research affiliate al MIT dal 2011 al 2022. I suoi libri sono stati pubblicati dalle maggiori università americane e i suoi articoli sono apparsi sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali specializzate in studi sul terrorismo. È stato invitato a svolgere analisi sulla sicurezza internazionale presso la presidenza del Consiglio, il ministero degli Esteri, il ministero della Difesa, il Parlamento, il Comando generale delle capitanerie di porto, l’Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD). È stato membro del comitato “Scenari Futuri” dello Stato maggiore della Difesa ed è membro dell’editorial board di “Studies in Conflict and Terrorism”. È stato invitato a presentare i suoi studi ad Harvard, MIT, Johns Hopkins, Brookings Institution, Trinity College, Boston College, Northeastern University, New York University (Paris), European University Institute (EUI), Vilnius University-Institute of International Relations, Centre Arabe de recherche et d’études Politiques di Tunisi. Il suo Anatomia delle Brigate rosse (Rubettino, 2009), tradotto da Cornell University, è stato classificato tra i libri più importanti apparsi negli Stati Uniti nel 2011 da “Foreign Affairs”, e poi tradotto in arabo nel 2019. Tra i suoi volumi, ricordiamo anche: Isis (Rizzoli, 2016); Sacrifice: My Life in a Fascist Militia (Cornell University Press, 2017); L’Isis non è morto (Rizzoli, 2018); Viva gli immigrati! (Rizzoli, 2019); la partecipazione al volume Stories from the Field (Columbia University Press, 2020) e Sociological Theory. From Comte to Postcolonialism (Palgrave 2024). Per PaperFirst ha scritto i best seller Ucraina. Critica della politica internazionale (2022) e Ucraina/Palestina. Il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali (2024). Ha ricevuto l’idoneità scientifica di Professore ordinario di sociologia nel 2020.
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