Apertura porte ore 22:00. Inizio concerto ore 22:30. Biglietti acquistabili su TicketSms a partire da 11 euro. A seguire, come ogni sabato e fino a tarda notte dj-set a cura di My Generation. Biglietti acquistabili in cassa al costo di 10 euro, prima consumazione inclusa.
A pochi giorni dalla pubblicazione del suo primo album, uscito il 29 novembre scorso per Pioggia Rossa Dischi, The Cage e Musicus Concentus portano sul palco del teatrino il cantautore Nervi. La collaborazione tra le due realtà culturali, che ha dato origine alla rassegna My Generation, continua ad offrire agli artisti in rampa di lancio l’occasione importante di suonare in uno dei più prestigiosi live club d’Italia, promuovendo al contempo l’ascolto della musica dal vivo tra i giovanissimi. Questa è la volta di un artista che si sta pian piano ritagliando un discreto (e meritato) successo. Nato dalla scena undeground fiorentina, Nervi combina testi molto curati a sonorità pop con venature di dark e glam: il tentativo è quello di esplorare il contrasto tra le aspirazioni di grandezza tipiche dell’età giovanile e la realtà ristretta cui costringe il tessuto urbano contemporaneo, frammentato e individualista. Nel 2020, Nervi vince sia il Primo Maggio Next, sia Musica da Bere, sia il Premio Buscaglione. Nel 2022 arriva la partecipazione al talent più ambito di tutti, X-Factor, e nel 2023 arriva in finale al festival musicale di Macerata Musicultura. L’anno in corso segna un nuovo capitolo artistico, con l’uscita dei singoli La noia mortale, Non ho sete, Bevi troppo e Quanto è difficile amarsi in una grande città e con la pubblicazione del primo disco, E poi svegliarsi presto. Una lettera aperta, riflessiva, diretta a quegli stessi giovani che condividono con l’autore la difficile ricerca di autenticità, sospesa tra la nostalgia per il mondo dorato della giovinezza che crescendo, inevitabilmente, scivola dalle mani e la frustrazione per la complessità e le contraddizioni di una società sempre più acuminata. Un’opera a sua volta tagliente e incisiva, pervasa da una malinconia profonda e ineluttabile. «In questo disco – spiega Nervi – c’è il rapporto di una generazione con le città, la droga, il divertimento, la libertà, l’amore, il senso di colpa e il fallimento. Come fosse un piccolo ritratto di quell’età in cui già non si può più essere tutto, ma non si è ancora niente di definito. Voglio cantare le piccole cose, ciò che lasciamo da parte, ciò che ci passa inosservato, ciò di cui sentiamo di non avere bisogno. L’insignificante, il minuzioso, l’invisibile».
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